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Il cuckold di Vittoria


di lasfinge
26.07.2022    |    783    |    0 7.6
"Fino al momento in cui non capisco più nulla se non che mi sta schizzando in bocca, in gola..."

A Vittoria é sempre piaciuto comandare a letto. Lo so bene perché da ragazzi, venti anni fa, uscivamo insieme e l'ho riscoperto recentemente. Un paio d'anni fa abbiamo ripreso a scriverci, flirtando tra i messaggi, mentre il suo matrimonio via via si dissolveva. All'inizio erano conversazioni senza prospettive e quindi mi son sentito libero di raccontarle le mie fantasie più vivide, come l'idea di essere il cuckold di una donna bella come lei. Di quando da ragazzo mi eccitassero le parole che dicevano i miei amici su di lei, del non averle mai confessato quanto ero eccitato la volta che, al mare ubriachi in discoteca, quando son tornato dal bagno l'ho trovata avvinghiata ad uno.
Ora che è libera, che il lavoro la porta a Barcellona per una trasferta mi dice che se ho davvero quella fantasia posso raggiungerla, ma devo essere pronto a tutto. Prendere o lasciare.
Presi quel volo senza pensarci. Hotel diversi, nulla per scontato. Il mio pomeriggio in giro per la città mentre attendo lei finisca di lavorare. Abbiamo appuntamento in un bel ristorante nella zona del mercato della boqueria verso le 22. Io in jeans e camicia bianca. Lei arriva ed è meravigliosa con un vestitino celeste leggero senza reggiseno, che arriva fino a metà coscia. Il seno è piccolo e sodo, le gambe modellate dalla palestra fanno di lei una splendida quarantenne. Le scarpe bianche con un tacco fine di 8cm le consentono di raggiungere il mio metro e ottanta. I capelli legati all'indietro e un rossetto molto acceso che illumina i suoi occhi scuri le danno quell'aria sicura che ricordavo da allora.
É di buon umore di fronte al primo bicchier di vino, ordina tutto lei nel suo spagnolo perfetto. Parliamo degli anni trascorsi, del suo lavoro, di come si sia ripresa da un periodo difficile e ora vuole sentirsi libera e felice. I bicchieri diventano 2, poi 3. Quando si avvicina alla mia bocca sono emozionato come venti anni fa, sento il suo sapore, socchiudo gli occhi e resto senza fiato a sentir all'improvviso le sue unghie precise a stringere il mio capezzolo sinistro. Forte. Apro la bocca dalla sorpresa, mista a dolore, mista ad eccitazione. 'Te la senti davvero di essere il mio cuckold stanotte? '
'si' rispondo senza esitazioni.
Stringe ancora più forte, 'guarda che sarà più tosta di come pensa un fighetto come te. '
'Me la sento', dico rispondendo anche all'eccitazione che cresce tra le mie gambe.
'quindi non ti farai problemi a chinarti sotto il tavolo e leccarmi il collo del piede come segno di accettazione?'
Siamo in vista, é una situazione abbastanza imbarazzante, anche la tovaglia copre poco delle sue bellissime gambe. Non mi tiro indietro, mi inginocchio da un lato, come dovessi allacciarmi una stringa e mi avvicino per baciare il suo piede. Al bacio, mi ricorda che dovevo leccare. Impiego secondi eterni a risalire dalle dita verso la caviglia. Son paonazzo. Non accenna a spostarsi quindi la mia lingua scende di nuovo verso le dita.
A quel punto mi dice: 'Bene. Paga il conto che cerco un taxi'.
Mi sistemo le stringhe e mi alzo a testa bassa sentendomi osservato da tutti, rosso in volto.
La raggiungo verso il taxi, mi sorride, mi dà un bacio e mi dice 'tesoro ti porto in un club privé a farmi divertire'.
Nel dare l'indirizzo al tassista specifica che è un club libertino. Il tassista è loquace, un ragazzo giovane probabilmente sudamericano. Parlano in spagnolo, lei ride molto nel dire che a me piace vederla con altri uomini e facendo il gesto delle corna. Quando arriviamo il tassametro segna 14€, che lei baratta abbassandosi l'abito, scoprendo i semi e consentendogli di toccare e leccare i capezzoli. Son basito, eccitato, mentre lei mi dice 'grazie tesoro, che non sei geloso'.
Si ricompone dicendo con garbo ed un sorriso basta al tassista: 'fue un viaje corto, chico'.
Usciamo dal taxi ed entriamo nel club. É un giovedì sera ed il locale è piuttosto grande, scorro le locandine dei vari eventi e resto a bocca aperta guardando quella di stasera, dedicata al mondo bsex, coppie, gay, trav, trans.
Vittoria mi bacia in bocca, sento la sua lingua spingere la mia, così come con le braccia lungo i miei fianchi guida lei i nostri movimenti. 'Tesoro, ti ricordi che mi hai detto che non avevi limiti, vero?'.
Mi sento intontito. Paghiamo 30 euro ci danno due bigliettini per il drink che Vittoria converte subito in gin tonic. Mi stringe di nuovo il capezzolo. 'Posso berne uno o per prendere coraggio te li scoli entrambi?' mi chiede, mentre inizia a sorseggiare il suo.
Il club é come una discoteca, i frequentatori vanno dai 20 ai 50, come era immaginabile data la serata ci sono una ventina di coppie su un totale di 80/100 persone.
Finiti i cocktail, con Vittoria che lanciava sorrisi divertita a chi la guarda, lei mi prende per mano e mi accompagna verso la parte dedicata ai giochi. Entriamo superando la tenda in una zona dove la musica sembra subito più distante, coperta dai gemiti che vengono dalle stanze.
Vittoria mi bacia forte di nuovo, mi prende le mani e se le mette sul culo finché non glielo stringo. Mi parla slacciandomi la camicia. 'Questa la possiamo aprire, ho voglia di te tesoro, ma non solo di te. Soprattutto ho voglia di vedere cosa sei disposto a fare per me. Ho voglia di fartelo sudare il mio fiorellino. Te la senti? Dimmi di sì', mi dice mettendo le labbra a 'duck face'. Le dico di sì. Tira fuori il rossetto, mi chiede di fare anche io le labbra ad anatra mentre me le colora di rosso. Ogni cosa che fa mi disorienta. Resto interdetto e mi dice 'andiamo, vuoi specchiarti o mi accompagni a fare amicizia?'
Ci avviciniamo ad un letto dove una trans bionda sta scopando duro un uomo, disteso sulla schiena. Intorno un capannello di persone che guarda. Dall'altro lato c'è un bel ragazzo. Sarà alto 1.85, pantaloni di pelle nera, pettorali scolpiti, petto nudo. Guarda Vittoria intensamente, che le fa cenno di avvicinarsi. Lui fa il giro, scansa un tizio che aveva messo una mano sul culo di Vittoria. Io sono al suo fianco dall'altro lato. Sento che parlano un po', Vittoria ha le mani sui pettorali di quel ragazzo. Poi si gira verso di me. 'oggi è proprio la tua sera fortunata, tesoro, hai visto quanto è bello. Ha acconsentito a farsi succhiare da te, qui davanti a tutti. Se sarai bravo, poi mi scopa, non mi deludere. E vedrai che dopo avrai un premio da me. Non ti bacio solo per non rovinarti il rossetto. '
Mi sento girar la testa, seguo Vittoria come un automa al centro della stanza dove si trova già il ragazzo spagnolo che si abbassa i pantaloni e con un movimento deciso del braccio sulla mia spalla, mi abbassa, mi trovo in ginocchio con Vittoria a fianco che glielo tiene in mano e mi incoraggia.
É grosso, lungo, così vicino alla mia bocca, la bocca di Vittoria così prossima alle mie orecchie, il mio cazzo duro a mia volta, gli occhi dei 7 - 8 presenti puntati su di me. Il trans che si è fermato e mi guarda insieme all'uomo che sta ancora penetrando.
Chiudo gli occhi e prendo la sua cappella in bocca. Non penso a niente, muovo la lingua mentre con le labbra vado avanti e indietro. Vittoria mi dice che lo sapeva che ero la sua troia.
Faccio del mio meglio, nella mia inesperienza. Penso a cosa vorrei io e glielo lecco dalla punta scendendo verso il basso per poi risalire, mentre lo massaggio con la mano. Riprendo a succhiare. Anche lui mi chiama troia. Mi guardo intorno, la trans ha ripreso a spingere, arrossisco a vedere gli occhi su di me di altri uomini e di una coppia, lei è davvero molto bella e mi guarda divertita, piccola mora e col seno grande. Vittoria è in piedi a fianco a me. Noto le mani di lui penetrarla forte, mentre si baciano. Sento che sta venendo tra le sue dita,  e la mano di lei dietro la mia testa che mi spinge. Son quasi circondato. Lei ha spinto la mia testa contro il suo ventre, il vestito alzato, le mutandine abbassate, le dita di lui che si muovono dentro di lei facendola sobbalzare. Il suo cazzo sempre più profondo in bocca, i suoi movimenti sempre più intensi. Fino al momento in cui non capisco più nulla se non che mi sta schizzando in bocca, in gola. Mi gira la testa, mi sento la febbre, ho la bocca piena, il viso contro Vittoria, lui lievemente appoggiato contro. Finché non si sfila. Dalla bocca mi esce un po' del suo sperma sui piedi di Vittoria. Ingoio come fosse naturale quel che rimane, come lo avessi già fatto prima. Rimaniamo così qualche secondo, come spesso capita si scioglie il capannello. Vittoria si siede su una poltrona, mi indica il piede, 'hey tesoro devi pulire'. Mi chino ad obbedire. Lecco di nuovo il suo piede, lo pulisco dallo sperma, dal suo sudore. Le sue gambe aperte mi invitano a salire. É una regina. E io li in mezzo a leccarla. La sua mano mi accarezza dolcemente i capelli, le sue gambe salgono sulle mie spalle mentre si allunga sulla poltrona. Sento i suoi tacchi graffiarmi la schiena mentre concentrato continuo a leccare.
Mi accorgo che non siamo più soli, c'è qualcuno vicino a noi, provo ad intuire chi sia, mi sembra di sentir strusciare contro con un movimento leggero, pelle nuda di una gamba che mi sfiora involontariamente il braccio, sembra liscia, forse una donna ma non posso alzare lo sguardo. Sento rumore di lingue e baci.
Son concentrato li sotto fino al gemito soffocato di Vittoria, il suo piacere e la mia soddisfazione.
Posso così alzare lo sguardo. Vittoria ha la testa tra i seni della ragazza di prima, quella in coppia. Il suo compagno la accarezza da dietro. Vittoria e la ragazza si baciano. Ha le guance rosse, Vittoria, il respiro affannato, il rossetto ormai fuori posto. Le parla in spagnolo e mi indica. Anche la ragazza mi guarda e sorride.
Vittoria mi fa cenno di alzarmi. Di sdraiarmi sul lettone, la stanza é ancora vuota dalla performance precedente, vedo che il ragazzo di prima sta tornando ora dal bagno. Vittoria si toglie anche l'abito, lo mette a fianco alle mutandine. Mi spoglio anche io, son davvero eccitato, si spoglia anche la ragazza spagnola. Mi fanno sdraiare, Vittoria mi porge un condom che mi infilo al volo. Mi dà un bacio e si siede sul mio viso, offuscandomi la visuale. Posso quindi solo sentire la ragazza spagnola sedersi su di me. Partire con movimenti lenti mentre prende confidenza col mio cazzo. La sento gemere piano, godersi l'ingresso. Ho come la sensazione di essere in una bolla. Vittoria è sopra di me, ma lontana, le mie sensazioni son tra le gambe, come far l'amore romanticamente in una stanza buia con una sconosciuta. Son delle sculacciate che qualcuno le impartisce al culo a riportarci alla realtà, forse anche lei era in una dimensione onirica. Sento che aumenta il ritmo dopo le sculacciate. Le mie mani sulle sue cosce sentono altri corpi intorno a noi. Le dita di Vittoria mi stringono i capezzoli forte, come ha fatto prima. Il ritmo della spagnola sale verso il suo orgasmo, che è anche il mio. Le vengo dentro, sento il mio cazzo pulsare. Lei fermarsi, esausti entrambi. Vittoria si sposta dal mio viso. Vedo che ha ancora in mano il cazzo del ragazzo di prima. La faccia della spagnola è piena del suo sperma. Il suo accompagnatore sempre dietro di lei, probabilmente era lui a sculacciarla.
É la spagnola a sorridere per prima, mi guarda. Quando mi alzo mi dà un bacio, scopro il suo sapore misto a quello che ho già conosciuto.
Vado verso il bagno a sciacquarmi, così fa Vittoria insieme alla spagnola. Non riesco neanche a comprendere che ora sia.
Ci ritroviamo fuori alla porta. Più o meno in contemporanea pronti ad uscire io, Vittoria, la coppia spagnola, il ragazzo che ora ha anche una maglietta aderente che ne risalta i pettorali. Un rapido saluto al gestore e siamo fuori, verso il parcheggio dei taxi.
Vittoria si ferma, mi da un bacio, 'Sto all' hotel Barcelona Catedral, stanza 402, perché domattina alle 9 non passi con caffè e brioche? Beh magari portane uno in piu'. Mi saluta con un limone intenso, appassionato, per poi prendere per mano il ragazzo e salire con lui sul taxi.
Il mio hotel non è così distante, mi incammino piano a piedi, guardando quante ore mancano alle 9.
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